Ti consigliamo di leggere il seguente aggiornamento del 30 marzo 2017:
Quale futuro per la metropolitana di Catania? Da Misterbianco a Fontanarossa entro il 2023
La Ferrovia Circumetnea non ha mai brillato per comunicazioni e aggiornamenti circa lo stato di avanzamento dei lavori di estensione della linea metropolitana. Tuttora ne è prova l’assenza, nel sito ufficiale, di una sezione apposita. Per questo motivo, il 22 aprile scorso è una data che rimarrà negli annali, non solo per l’abbattimento -fondamentale e atteso da quasi un decennio- del diaframma del cosiddetto “nodo Fastweb”, un nodo finalmente sciolto in maniera definitiva, ma anche perché in modo esaustivo e con tanto di visite nei cantieri è stato descritto dettagliatamente lo stato delle opere in corso e sono state comunicate le tappe del cronoprogramma per la realizzazione dell’intera linea metropolitana da Misterbianco all’aeroporto di Catania Fontanarossa, passando per il centro della città.
Ecco quanto emerso e che cerchiamo, qui, di riportare in modo chiaro.
Situazione attuale: linea Borgo-Porto
La linea in esercizio è lunga 3,8 km, di cui 2 interrati e a doppio binario (Borgo-Galatea) e 1,8 in superficie a binario unico (Galatea-Porto). È così articolata:
- Borgo
- Giuffrida
- Italia
- Galatea
- Stazione Centrale FS
- Porto
Giugno 2016: completamento tratte Nesima-Borgo e Galatea-Stesicoro
A fine giugno 2016 è prevista la consegna dei lavori delle tratte Nesima-Borgo e Galatea-Giovanni XXIII.
Questo significa che ai 3,8 km della Borgo-Porto, già in esercizio, si aggiungeranno i 3 km della Borgo-Nesima e altri 1,9 km della Galatea-Stesicoro (900 metri Galatea-Giovanni XXIII, 1 km il tratto rimanente), per un totale di 8,8 km: più del doppio del tracciato attuale, passando dalle attuali 6 stazioni a ben 12. È bene ricordare che questo assetto comprende la diramazione di superficie, l’unica a binario unico, tra Galatea e Porto, della lunghezza di 1,8 km. Pertanto la linea diretta, interrata e a doppio binario, del collegamento Nesima-Stesicoro, consterà di 10 stazioni lungo circa 7 km, così articolata:
- Nesima (Parcheggio scambiatore + AMT + FCE)
- San Nullo
- Cibali
- Milo (Cittadella Universitaria)
- Borgo
- Giuffrida
- Italia
- Galatea
- Giovanni XXIII
- Stesicoro
- Galatea
- Stazione Centrale FS
- Porto
Questa linea rappresenterà la tanto attesa svolta per la metropolitana cittadina, visto che collegherà la zona della circonvallazione ovest con il centro storico. Per l’apertura al pubblico sarà necessario attendere l’esito dei necessari collaudi, che cominceranno per gradi contestualmente alla conclusione di tutti i lavori.
2018: Apertura tratta Nesima-Monte Po
La tratta Nesima-Monte Po si estenderà per 1,7 km e comprenderà due nuove stazioni in direzione Misterbianco: Fontana e Monte Po.
- Monte Po
- Fontana (Ospedale Garibaldi Nuovo)
- Nesima
2018/19: Possibile apertura tratta Stesicoro-Palestro
La tratta Stesicoro-Palestro comprenderà tre nuove stazioni e si estenderà per 2,2 km:
- Stesicoro
- San Domenico
- Vittorio Emanuele (Ospedale)
- Palestro
- Misterbianco centro
- Misterbianco zona industriale
- Monte Po
- Fontana
- Nesima
- San Nullo
- Cibali
- Milo
- Borgo
- Giuffrida
- Italia
- Galatea
- Stazione Centrale FS
- Porto
- Giovanni XXIII
- Stesicoro
- San Domenico
- Vittorio Emanuele
- Palestro
- San Leone
- Verrazzano
- Librino
- Santa Maria Goretti
- Aeroporto Fontanarossa
La linea elettrificata e a doppio binario raggiungerà, successivamente, Paternò e proseguirà poi, a binario unico, sino ad Adrano. Si ventila anche l’ipotesi della sua automatizzazione, mentre l’amministrazione comunale e l’Università degli Studi di Catania hanno già cominciato a studiare come collegare la stazione Milo della metropolitana alla zona della città immediatamente a nord, che comprende, in primis, la cittadella universitaria.
C’è da augurarsi, quindi, che la Circumetnea riceva i finanziamenti previsti entro un paio d’anni per poter rispettare i tempi sin qui enunciati e anche, naturalmente, che non ci siano imprevisti. Purtroppo la storia recente insegna che questi sono sempre in agguato, come il fallimento di un’impresa (vedi il caso Sigenco) o inattesi ostacoli di natura tecnica (vedi il cedimento alla circonvallazione o, soprattutto, il nodo Fastweb). Da questo punto di vista la tratta Stesicoro-Palestro, lambendo la città antica, potrebbe riservare qualche sorpresa ma auspichiamo che, come a Napoli (dove però ci sono stati ritardi anche notevoli), eventuali interferenze archeologiche possano essere superate salvaguardando sia la realizzazione della metropolitana che la protezione e valorizzazione di eventuali reperti.
Per approfondire l’argomento clicca qui:
Finalmente un po’ di chiarezza. Bravo Andrea 🙂
ottimo articolo 😉
articolo mooooolto interessante! domanda: sulla tratta in superficie, a scartamento ridotto, quali sono i piani, vista la necessità di poter raggiungere per rimessaggio, manutenzione e revisione, le officine di CT Borgo?
La tratta in superficie da Nesima a Borgo rimarrà in uso proprio perché, come giustamente osserva, sarà necessario poter raggiungere le officine di Catania Borgo fintantoché l’FCE non disporrà delle nuove strutture apposite previste a Paternò. Tuttavia il servizio regolare di superficie si attesterà, verosimilmente, a Nesima, consentendo migliori frequenze dei treni e favorendo lo scambio con la metropolitana. Possibilmente lo storico tracciato dal Borgo sarà impiegato occasionalmente per eventi o corse turistiche. Nel lungo termine, solo quando l’FCE non avrà più la necessità di raggiungere Catania Borgo con i mezzi di superficie, si potrà pensare a cosa fare del tracciato. C’è chi propone la trasformazione del percorso ferrato in pista ciclabile e chi suggerisce di trasformare l’area ferroviaria di Catania Borgo in un polo museale della Circumetnea. Ma ad oggi non si conoscono i piani ufficiali, in tal senso.
Grazie per la risposta. Certo che l’idea di un polo museale (raccordato al restante tracciato a scartamento ridotto) su Borgo sarebbe davvero una bella idea.